mercoledì 13 febbraio 2008

teatro




Il 19 febbraio (martedì) alle ore 21:00, l'associazione culturale 'Panta Rei' presenta "Il mercenario" (Arms and the man) di George Bernard Shaw, al Teatro Antoniano (via Guinizelli 3).












martedì 5 febbraio 2008

karate do






Cosa significa per me il karate? Meglio se non inizio ad esprimermi perché sarebbero solo frasi balbettanti che non rispecchieranno mai la verità. Basta se dico che è molto importante....e lascio la parola ai saggi:

"La meta che ci poniamo è come arrivare a conoscere la paura, come farla diventare qualcosa a noi familiare, come guardarla dritto negli occhi: non un modo per risolvere i problemi, ma un totale smantellamento dei vecchi modi di vivere, sentire, odorare, gustare e pensare. Quando inizieremo davvero a mettere in pratica il nostro modo di percepire la realtà, impareremo a convivere con l'umiltà." (Pema Chodron-maestro buddista)














"Di solito pensiamo che le persone coraggiose non provino alcun timore,
ma la realtà è che h
anno un rapporto intenso e quasi intimo con la paura." (- II -)



domenica 3 febbraio 2008

i mobili immobili





Certe volte quando un mobile è prezioso, anche se magari non è antico ma almeno è fatto di legno (e non con vari compensati, truciolati etc.) è un delitto verniciarli! C'è la possibilità di richiamare la loro bellezza originaria, nutrendo il legno, lucidandolo, chiudendo i buchi causati dai tarli e vari insetti. Mascherare i graffi, (le varie firme che scrivono i bambini sul piano della scrivania per scaricare la loro agressività verso i compiti da fare), ma lasciando sempre al mobile la sua storia.
Non bisogna avere la volontà di farlo come nuovo, dobbiamo semplicemente recuperarlo!



Come decidere se un mobile va finito lucido o meno? Il fattore determinante dovrebbe essere lo stile del mobile e non il gusto personale.





i mobili mobili




Spesso i mobili che sarebbero destinati a finire tra la spazzatura
sono ancora salvabili con un piccolo tocco di stile. Dopo questa 'magia' possono diventare i pezzi forti di un arredamento. Anche perché siamo noi a decidere il tono del colore, lo stile della verniciatura, e i materiali. Smalto lucido o la tempera più opaca e porosa? Finitura a 'flatting' o a
cera? Tutto cambia....



Forse è incredibile o forse no, ma queste sedie (sono in realtà tre) sono state recuperate (e ben
disinfettate) dal bidone della spazzatura.









Il legno era scuro e consumato ma l'impagliatura è perfetta...Vale la pena faticare!

da così a così



Mi piace rendere gli ambienti più accoglienti ed è spesso veramente una questione di poco. Un po' di fantasia, un po' di fatica e sforzo fisico (legge delle tre effe).
Negli anni sessanta-settanta andavano di moda i rivestimenti laccati di abete, spesso utilizzati anche negli ambienti piccoli chiudendo visivamente ancora di più lo spazio, che fanno venire in mente la sauna piuttosto che una camera. Io personalmente non amo le superfici giallastri soprattutto se luccicano di vernice (eccetto la sauna) ...quindi cerco di eliminarle. Fin'ora ho 'giocato' solo con i vari toni di bianco, dando al legno un tocco di luce, ma anche un senso del vissuto facendo la finitura patinata (così neanche per sbaglio si può confondere con una laccatura prefabbricata)!
Uso, quando è possibile, rigorosamente vernici all'acqua.



Secondo me si trova l'armonia giusta quando i toni del bianco e i toni più scuri (mobili in legno o altri arredamenti) sono in equilibrio. Non mi piacciono le case tutte bianche, (ultimamente le riviste sono piene di questo genere chiamato 'minimal'...io direi 'zero fantasia'), ma non mi convincono nemmeno gli arredamenti tutto di legno che possono risultare soffocanti
(e quest'atmosfera non migliora nemmeno se questi mobili sono antichi, meravigliosi pezzi unici).





Io di solito consiglio di mescolare i vari stili di arredo. Un po' di antico, un po' di moderno, rustico e country, combinare vari materiali, il metallo e il vetro col legno (unico è la plastica che eviterei, ma rimango comunque aperta ad ogni possibilità; in effetti con il ritorno degli anni ottanta non si sa mai!); la cosa fondamentale è di non entrare negli eccessi, non riempire troppo gli ambienti, lasciare spazi liberi per 'respirare'.

in tuta si lavora e si balla


Mi sono laureata (forse nel 2004) all'Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Sono stati anni bellissimi; studiavo solo quello che mi piaceva con i professori che preferivo io, questa è la vera libertà, la libertà di poter scegliere!!!
Due corsi hanno segnato il mio sviluppo umano e professionale: il biennio di restauro pittorico tenuto da Duilio Tanchis e il corso quadriennale di Roberto Pasini di storia dell'arte contemporanea. Il primo mi hai insegnato (oltre le tecniche di restauro) come rispettare e conservare le opere d'arte (quanto possibile) nella loro originarietà e originalità, facendo qualsiasi intervento in modo che possa essere reversibile. La reversibilità a me sembra una parola magica...mi libera da un po' di responsabilità. Se una cosa è reversibile c'è la possibilità di correggerla, significa che non è una cosa eterna...mi spaventano le cose eterne. In questo sono forse molto orientale...
Il secondo invece mi "ha condotto sulla via giudiziosa", cioè prima di esprimere un'opinione o addirittura una critica su una cosa, devo guardarla in fondo e conoscerla meglio. (D'altronde solo così si può ammirare e amare la pittura informale...!) Sembra una cosa banale, ma se sapeste quante figuracce avevo fatto per colpa del giudizio superficiale!